Descrizione

«Non era nei miei piani partire così presto e sinceramente non so a cosa stessi pensando: ho solo seguito
il flusso. A volte combini stupidaggini. A volte le pensi soltanto, altre le fai. Alcune volte non riescono, altre, invece, sì»

– Tadej Pogačar

«Ma avete messo ancora Pogačar in copertina? Ma cos’è Tadej cycling magazine?».

«Ma no, certo che non l’abbiamo messo. In copertina c’è quel ragazzo in piedi sulla destra, con la maglia blu. Oppure quello a sinistra, che spunta tra le mani protese in avanti, con il cappellino bianco e gli occhiali. C’è il pilota della moto e il fotografo che sta scattando la foto. Ci sono le bandiere, dalla Svizzera, dell’Austria, della Slovenia e quella immancabile della Colombia. E poi c’è un ragazzo con la maglia verde in bici. Ah, è Pogačar? Non ce n’eravamo nemmeno accorti».

Battute a parte, in copertina di alvento 35 c’è il ciclismo, nella sua massima espressione, ai Campionati del Mondo di Zurigo. E in questo momento, la massima espressione del ciclismo è Tadej Pogačar.

Non assecondare la storia sarebbe un vezzo da radical chic.

[alvento is a state of mind]