Se pensate che Milano sia solo asfalto e traffico non è così.
Poco lontano dal centro città ci sono numerose strade nelle campagne completamente immerse nel verde che vi lasceranno piacevolmente sorpresi.
Oltre ai popolari percorsi ciclabili che scorrono lungo i Navigli, rimarrete stupiti da come, semplicemente girando l’angolo, vi potrete ritrovare in piccoli borghi, antiche osterie, campi, aziende agricole, fattorie e luoghi decisamente inaspettati che vi faranno dimenticare il rumore e le automobili che invadono ogni giorno la città dipingendo un quadro agricolo e storico variegato.
Ne sa qualcosa Paolo Tagliacarne, fondatore dell’ASD Turbolento e dell’omonimo blog che raccoglie suggerimenti e percorsi gpx scaricabili che, suddivisi per difficoltà e chilometraggio, partono dal centro città e vi conducono in paesaggi memorabili. Una sezione interessante è quella legata alle “Strade Zitte” – che vede come uno dei protagonisti principali il Parco Agricolo Sud Milano, un’ampia area a semicerchio che si lungo il perimetro a sud della provincia del capoluogo composta da ben sessantuno Comuni.
Percorsi e strade che appartengono al patrimonio del territorio e del paesaggio italiano. Un patrimonio che Turbolento porta a disposizione di chi le voglia conoscere e percorrere. Oggi con un contenuto innovativo (app per Arda e GTL) e un significato ulteriore (cicloturismo di prossimità, in autonomia).
Dalle Strade Zitte nascono tutte le loro iniziative, dalla Chase the Sun alla Milano Gravel, per la cui realizzazione hanno iniziato a mappare qualche centinaio di chilometri di strade sterrate attorno a Milano, prevalentemente nell’area ad Ovest-Sud-Ovest della città tra i Navigli, il Parco Agricolo e la valle del Ticino.
Dai cinquantatré chilometri della Gravel delle Terre di Mezzo, ai quaranta dalla Gravel Bonsai, ottima per gli allenamenti invernali. Al percorso della Gravel di Primavera riservata come Club Ride o tour accompagnato (settanta chilometri tra andata e ritorno da Milano Naviglio Grande, con giro di boa al Lido di Motta Visconti). Il circuito delle Gravel Roads si completa con i due tracciati da cento e centocinquantacinque chilometri della Milano Gravel, la madre di tutte le gravel. Il percorso lungo è nato una decina di anni fa, quando ancora si usavano bici da corsa o ciclocross e il termine gravel non esisteva. Qualcuno partecipava con la storica Cinelli Passatore, antesignana delle moderne gravel bike, nata nel 1989, figlia di un Rampichino e di una Supercorsa, pietre miliari nella storia Cinelli.
Abbazie, canali, risaie sono solo alcune delle tipicità del panorama del Parco Agricolo Sud che si estende fino a Pavia, Bereguardo, Morimondo e altre interessanti località. Il Parco Agricolo Sud è attrezzato con zone pensate per svago, cultura e sport: camminate, trekking, navigazione, cicloturismo. Ovviamente anche l’enogastronomia ha un ruolo rilevante con ristoranti, trattorie e monumenti collocati all’interno di un qualificato ambiente agricolo metropolitano.
Si comprende appieno l’essenza del Parco, la valorizzazione e riqualificazione delle aree agricole ed è da qui che parte il progetto, nato per promuovere un territorio adiacente alla città che si rischiava di veder dimenticato e messo in secondo piano rispetto al turbine e all’eclettismo della vita urbana.
Esistono anche ventisette Punti Parco dislocati all’interno dei suoi confini pensati per promuovere le iniziative e le attività ed è possibile ottenere informazioni sul patrimonio agricolo, ambientale, culturale, artistico. Aziende agricole, associazioni, cooperative, consorzi e piccole società sono solo alcuni dei suoi rappresentanti, alcuni situati alle porte di Milano altri “sparsi” per la campagna.
Il Parco è un punto i riferimento per i cittadini e soprattutto per le scuole che possono “sfruttarne” le realtà più variegate per attività didattiche, spettacoli teatrali, educazione ambientale, laboratori tematici, mostre, visite guidate e anche escursioni a piedi o in bici con guide specializzate. Se siete di Milano o se ci siete capitati per studio o lavoro, sicuramente non potete perdervi una parte così importante del patrimonio storico lombardo.
Oltre alla componente naturalistica il Parco rappresenta infatti anche una risorsa culturale in cui trovare edifici di valore architettonico distribuiti in angoli poco conosciuti del territorio. Case e palazzi testimoniano il modo di lavorare e di vivere la civiltà contadina attorniati da un reticolo di strade rurali e percorsi ciclabili che vi aiuteranno a scoprire queste zone. Essendo percorsi in parte già allestiti e altri in fase di allestimento, una bici gravel sarà quello che vi servirà per spostarvi il più agevolmente possibile dal pavé sconnesso al fondo sterrato che collega canali, agriturismi e chiesette semi abbandonate in uno scenario tipico della “bassa”.
Alcune strutture e relativi percorsi sono maggiormente noti e frequentati, basti pensare alle abbazie di Chiaravalle, di Viboldone e di Mirasole, mete di gite domenicali in famiglia o sede di mercatini e fiere. Altre parti invece rimangono sommerse tra le risaie e le marcite ed è lì che potrete arrivare tranquillamente in bici e tornare a casa con la sensazione di essere stati in luoghi lontani – se non geograficamente, almeno storicamente, in cui il tempo sembrerà essersi fermato.
Inoltre, guardando un po’ oltre i confini della città, Paolo e il suo gruppo hanno anche iniziato a proporre percorsi “ciclo-alpini” da pedalare con bici da corsa o gravel alla scoperta di collegamenti alpini in cui magari la bici va spinta per alcuni tratti, o portata in spalla. Ovviamente con attrezzatura adeguata, soprattutto le scarpe.
Sarà la nuova frontiera del cicloturismo? Stiamo a vedere.
Vi suggeriamo anche un breve ma speciale itinerario – che partendo dalla zona del Naviglio Pavese vi collegherà fino alla zona del Naviglio Grande che ho soprannominato Zibidino Magic Hour – che potete fare mentre i vostri amici sono fare l’happy hour, ma li raggiungerete subito dopo!
Questa è solo una delle possibili proposte, per non dimenticare i fantastici percorsi attorno ai laghi di Varese e le sue ciclabili, il lago di Como, le grandi classiche brianzole, le ciclovie presenti in Valtellina, Val Brembana e chi più ne ha più ne metta, tutte facilmente raggiungibili in poco più di un’ora di bici+treno dal centro città e poi da li esplorare facendovi sentire in vacanza in un semplice weekend.
Dai che Milano non è così grigia e nebbiosa come dicono!
Foto in evidenza: Francesco Rachello/Tornanti.cc