Tricorno
Che forza devastante gli sloveni. Che forte, devastante Matej Mohorič, campione nazionale di Slovenia. Se vanno così forte ci dev'essere qualcosa da studiare, da prendere a esempio. Da capire. Nei muscoli, nella testa, nello stile di pedalata, nei geni, nella fame.
Sergio Tavčar ci raccontava, nemmeno troppo tempo fa, che sì, vanno bene tutti i discorsi antropologici, sociali, strutturali, ma per trovarti con talenti di questo genere nella stessa epoca sportiva, beh c'è anche una discreta dose di... fortuna - non disse proprio così, ma ci capiamo.
Beh, fortunati loro ad avere un corridore come Pogačar che a 22 anni e qualcosa sta per vincere il secondo Tour in fila, infrangendo record; che hanno uno come Roglič che non stiamo qui ad elencare successi avuti e sfiorati; che hanno Mohorič che per passare da talento a campioncino ora insegue un successo pesante (Mondiale 2021, magari, lui così bene abituato ai titoli mondiali) dopo i due al Tour 2021.
Slovenia, che in due Tour de France ha vinto più tappe di Italia, Francia, Belgio e Spagna messi assieme (per la verità Italia e Spagna sono a quota zero tra 2019 e 2020).
E oggi Mohorič vince una tappa mica facile. In mezzo a suonatori di muscoli caldi, predoni della fuga. Venti scalmanati che hanno preso le strade tra Mourenx e Libourne e l'hanno messa a ferro e fuoco. Come fosse il giorno del giudizio hanno avuto il via libera per scatenare l'anarchia - per la verità c'è voluto un po', prima che suonasse il gong capace di liberare watt e scrollare teste e gambe.
È partito di schianto e hanno solo visto allontanarsi l'imponente sagoma bianca, con quella schiena perfettamente parallela al terreno appartenente allo studente migliore del liceo del suo paese, nazione che come simbolo ha il Monte Tricorno.
Resiste, dà tutto, zittisce sul traguardo, gasatissimo, in un gesto che sta facendo infuriare, ma che derubrichiamo come dato dalla rabbia figlia della carica agonistica. Quel che resta è il gesto atletico. Forte, devastante Matej Mohorič.
Pedalare con i campioni
I cicloamatori si avviano a scalare il Passo Forcola e lo fanno con Elia Viviani, velocista della Cofidis, punta della nazionale italiana su pista alle prossime Olimpiadi.
Elia detta il ritmo verso l’ascesa e a turno i partecipanti all’appuntamento del mercoledì "la giornata con il campione" del Livigno Road Bike Tour, si affiancano a lui.
La strada inizia a salire, il respiro affannoso, le braccia e le spalle ciondolano, il sudore cola sul viso. E con loro Elia, ex campione tricolore ed europeo che vince volate al Giro e al Tour.
Viviani sceglie Livigno per l'altitudine, la sua pianura e le interminabili quanto affascinanti ascese. Lo individua come quartier generale estivo come tanti altri big del ciclismo. Livigno propone ogni giorno giri in bici guidati e il mercoledì è il turno dell’appuntamento con il campione.
Viviani accompagna gli amatori: un confronto stimolante, una chiacchierata per scoprire qualche segreto, rubare qualche indizio, conoscere aneddoti e curiosità. Un modo per poter avvicinare un campione del ciclismo mondiale e passare qualche ora insieme. Quasi per emularlo, sentirsi pro per una mattinata, non perdersi un centimetro del suo nuovo telaio tricolore e della componentistica della sua bici, ma anche dei suoi quadricipiti e dei suoi polpacci, di ogni minimo dettaglio del suo vestiario.
Si sale alla Forcola. Prima compatti, poi, dopo la prima galleria, più sfilati. Ma Elia si ferma con i primi, a pochi metri dalla dogana, ad aspettare tutti per le foto di rito. E per chiedere, domandare, scoprire, sfruttare questa occasione che APT Livigno ha dato ai turisti per tutta l’estate fino a settembre.
Si torna verso il centro di Livigno. Ora un paio di giri nelle gallerie. Un buon ritmo, dove nessuno molla e tutti procedono alla sua ruota. Si incontrano tanti pro. Se non sei al Tour sei a Livigno, sembra essere la linea delle squadre dei corridori professionisti più titolate. Così ti imbatti nella Quick Step, nella Israel, nella Bahrain, nella UAE. Poi si sale ancora.
Tocca alla doppia ascesa a Eira e Foscagno. Elia è ancora munito di giacchetta. Lui fa scarico, gli altri sono a tutta e maglietta aperta. Entusiasmo, condivisione, emulazione, c’è anche questo nel ciclismo e soprattutto nelle opportunità del Road Bike Tour.
Info e Prenotazione: +39 331 3322023 – info@bikelivigno.com.
https://www.livigno.eu/road-bike