Il momento più bello

Forse il momento più bello ieri Filippo Baroncini lo ha regalato nell'intervista alla fine della tappa vinta, in un franco-romagnolo disinvolto, a tratti neorealista: "Nu speron de portè an italì la maion gion".
Invece, parlando sul serio: Baroncini ha fatto un numero d'alta scuola nella seconda semitappa dell'Étoile d'Or, in Francia, terza prova della Coppa delle Nazioni, categoria Under 23.
È partito a poco più di 10 km dall'arrivo, il ragazzo della Colpack classe 2000, che per l'occorrenza sta vestendo la maglia azzurra. Azione devastante, accelerazione fulminea con la quale si è scrollato di ruota tutti gli avversari. In un momento di esaltazione di diversi talenti internazionali, oggi fateci celebrare un talento italiano.
Sta coronando un periodo sopra le righe, Baroncini: tappa a cronometro al Giro Under 23, campionato italiano a cronometro, e ora vittoria di spessore in Francia battendo rivali di un certo lignaggio. In mezzo a questi successi, il contratto firmato con la Trek-Segafredo per il 2022 e l'amarezza per il quarto posto nell'ultima tappa del Giro - se qualcuno si aggirava nei pressi dell'arrivo, quel giorno, forse se si concentra può ancora sentire le sue imprecazioni.
Emerso definitivamente sul finire del 2020, Baroncini è un corridore versatile, longilineo e dallo stile impeccabile in sella. Forte a cronometro, veloce negli sprint ristretti, capace in questo momento di gamba superba di staccare di ruota i suoi avversari sugli strappi brevi. Ora, se Amadori lo convocherà (altrimenti il ritornello sarà: "Amadori: convocaci Baroncini" ) per i prossimi appuntamenti con la nazionale - Avenir, Europeo e Mondiale - il quasi ventunenne ha l'occasione di continuare a farci divertire, in corsa e, con la sua spontanea spavalderia, anche nel dopo corsa.