Vincere di rabbia, vincere di generosità
Corsa pazza Le Samyn, se ce n'è una. Corsa del nord "la più fiamminga tra le corse valloni", con poche regole: con quel circuito e i suoi settori in pavé, e tra quei sassi irregolari trovi persino alcune buche dove si formano pozzanghere.
Corsa pazza e senza regole, corsa per generosi: tre su tutti, in ordine di popolarità: Matteo Trentin, Victor Campenaerts e Stan Dewulf. Se ne potrebbero menzionare altri, come Hugo Hofstetter che arriva a tanto così dal superare Trentin sulla linea d'arrivo.
Hofstetter che vinse qui nel 2020, a pandemia appena scoppiata - che brutti tempi che corrono. Piangeva a dirotto al termine di quella giornata, lui che pare un duro in bicicletta, e si presentò alla sua squadra dicendo: «In corsa sono un combattente nato che ama le corse difficili, massacranti». Perché piangeva? Si chiedevano in molti quella volta. «Perché vincere è difficile, perché per vincere oggi ho dovuto lavorare tantissimo».
Hofstetter che definisce il suo mezzo di lavoro «uno strumento musicale» e che ha un tatuaggio con una bici sull'avambraccio e sotto una scritta: "la volontà porta alla realizzazione dei nostri sogni, la fede ci aiuta a mantenere la speranza, il tempo è l’unico limite per realizzarli".
Che calza benissimo su Matteo Trentin, che sa quanto è difficile vincere, quanta volontà ci vuole, quanto è stretto il tempo della nostra esistenza: lui che è sempre lì davanti e che gli manca sempre un centimetro, una pedalata, lui che è impossibile non apprezzarlo per la generosità che ci mette in corsa, per l'intelligenza con cui si muove in gruppo, lui che fino a oggi in Belgio, nonostante una presenza costante, nonostante una capacità di limare con pochi eguali, non aveva mai vinto una corsa di un giorno del calendario primaverile. Oggi, primo giorno di primavera metereologica, ci dà uno sprazzo per sorridere in giorni tremendamente difficili.
Corsa pazza, con un braccio di ferro tra fuggitivi e gruppo che dura per l'ultima ora abbondante di gara. Campenaerts e Trentin che dominano e a volte si fanno prendere persino troppo da quelle gambe, oggi buone come non mai. Generosi, se ce ne sono due.
Corsa pazza, vinta da un corridore che ci piace un sacco per come interpreta le gare. Con una volata che ha definito «Fatta con esperienza e intelligenza». Corsa pazza, di rabbia; corsa per generosi, se ce n'è uno, corsa per Matteo Trentin.