Quante volte avete sentito parlare di Radio Informazioni nell’ambito di una corsa ciclistica? Ma, in realtà, cos’è Radio Informazioni?
Tutti ricorderete Guido Bontempi come ciclista, magari in maglia Carrera, non tutti saprete che la persona più adatta per raccontare il funzionamento di Radio Informazioni è proprio lui, visto che ne fa parte. «Se non ci fosse una diretta- spiega- saremmo noi gli occhi degli organizzatori, dei direttori sportivi e di tutte le persone, in corsa o agli arrivi, che necessitano di notizie fresche».
Nella pratica la faccenda è più complessa. In corsa ci sono due moto della “radio di gara” e le informazioni vengono dapprima trasmesse a un’auto e successivamente a una jeep. Il motivo è presto detto: la frequenza radio. Le nostre frequenze non hanno un segnale così potente da raggiungere l’arrivo, per questo è necessaria una mediazione.
Le due moto scelgono come posizionarsi: una starà sulla fuga ed una sul gruppo. «Non si può programmare, si vede che piega prende la gara e si agisce di conseguenza. Si decidono degli stop, ovvero dei rilevamenti, ed in quei punti si prendono i tempi. Può avvenire in coincidenza dell’ingresso in una città o in altri luoghi, di certo avviene con scadenze più ravvicinate sul finire di corsa. La prima moto segnala dove prendere il rilevamento e la seconda agisce di conseguenza. Da qui discendono anche le mosse dei direttori sportivi che, quando ricevono le nostre informazioni, decidono le tattiche di gara».
Il tutto coordinati dai regolamenti di gara, perché stare in corsa in moto è complesso e tutte le vetture devono attenersi a regole ferree. «Credo che una persona che non sia stata nel mondo del ciclismo, di più, che non abbia mai corso in bicicletta, non riuscirebbe ad affrontare un lavoro di questo genere. Serve attenzione estrema, la sicurezza di tutti è la priorità. Tra l’altro la situazione, in una gara professionistica, cambia molto velocemente e questo rende tutto più difficile. In linea generale le moto della polizia, della direzione e dei regolatori devono sempre stare a sinistra, le altre, ad esempio i fotografi, sempre a destra. Questo per evitare incidenti».
Alcuni cambi sono ammessi, ma solo in situazioni particolari ed in ogni caso vengono comunicati prima tramite una serie di collegamenti radio tra le vetture in gara. «Io sono collegato con l’auto a cui passo informazioni e sento radiocorsa, in questo modo la direzione informa anche noi di tutti i dettagli tecnici della strada, strettoie, curve pericolose od ostacoli. Le altre moto sono collegate sia a radiocorsa che alla direzione, mentre i fotografi solo a radiocorsa».
Bontempi è arrivato da poco in hotel quando gli telefoniamo, è sceso dalla moto ma la giornata non è ancora finita. Sta aspettando di visionare i comunicati ufficiali riguardanti la frazione del giorno seguente. «Una volta presa visione degli orari di partenza della gara noi decidiamo quando muoverci anche in base al tratto di trasferimento. Al mattino lasciamo i nostri bagagli a un furgone che alla sera li porta nell’albergo in cui alloggiamo. Se ci cercate, ci trovate già sul posto circa due ore prima della partenza della tappa».
Foto: Luigi Sestili