Ci siamo! Oggi iniziano gli Europei su pista di Grenchen, in Svizzera. «Una pista che conosciamo bene- ci dice subito Diego Bragato- preparatore dell’Italpista- perché qui, pochi mesi fa, è avvenuto il record dell’ora di Filippo Ganna: 56,792. Non te li scordi più certi luoghi».
Sì, il velodromo è proprio quello, esattamente un anno dopo l’inizio del lavoro di Marco Villa con la nazionale femminile su pista. È stato «tutto nuovo», ci spiegano, il modo di rapportarsi con le atlete e anche l’organizzazione del lavoro. La mattina dell’Europeo, è appunto questa una delle prime osservazioni di Bragato: «L’aumento delle gare femminili su strada, con l’equiparazione dei calendari uomini e donne, ha senza dubbio rappresentato qualcosa di positivo per le squadre e per le stesse atlete. Devo anche dire che è diventata più difficile l’organizzazione del nostro lavoro, in vista di appuntamenti come l’Europeo. Le squadre femminili non hanno, spesso, un organico ampio quanto quelle maschili e indubbiamente la sottrazione di atlete di rilievo per gli appuntamenti della nazionale ha un peso rilevante. Un esempio: Vittoria Guazzini è arrivata qui da un ritiro, proprio in questi giorni. Abbiamo spesso lavorato singolarmente con le ragazze che, ancora una volta, hanno mostrato la loro professionalità. La situazione si gestisce per priorità, in vista dell’Olimpiade, probabilmente, chiederemo una ancor maggior collaborazione alle squadre».
Il progetto di Marco Villa è sempre lo stesso ed è focalizzato sulla continua crescita della squadra e la verifica di come le atlete reagiscono alle diverse situazioni, per questo motivo le atlete schierate varieranno e ognuna delle convocate avrà modo di mettersi alla prova. Bragato approfondisce il tema: «Se guardassimo solo alle medaglie, alla vittoria, potremmo schierare una ragazza particolarmente forte in tutte e cinque le gare. Sono cicliste di livello e agendo così avremmo quasi sicuro il risultato. Facendo in questo modo, però, non cureremmo la crescita del gruppo. Noi vogliamo che tutte le atlete siano pronte e sappiamo gestire le varie situazioni».
A Montichiari sono state effettuate le prove quasi definitive di ogni specialità, ma la decisione finale su chi verrà schierato in alcune discipline sarà presa solamente in mattinata. Una variante importante è quella della temperatura: mediamente a Grenchen, nel velodromo, è intorno ai 26 gradi, ma ieri, nelle prove, era inferiore, tra i 20 e i 22 gradi, «certamente è una pista molto veloce, ma una differenza di questo tipo permette di togliere circa mezzo secondo a giro, non è da poco. Per questo, stamani capiremo arrivati in pista come sarà la situazione e da lì torneremo a riflettere anche sui rapporti».
A Grenchen convocate: Paternoster, Zanardi, Balsamo, Barbieri, Guazzini, Fidanza, Alzini, Capobianchi e Vece. Di certo l’attenzione maggiore è puntata sul quartetto perché «abbiamo la nazionale Campione del Mondo, anche se non sarà con noi Chiara Consonni», un monito è tuttavia necessario: «Dobbiamo fare bene, le aspettative sono alte, ma ricordiamoci che siamo a febbraio e i mondiali sono stati a ottobre: le condizioni di forma sono per forza diverse». Fare bene significa anche racimolare i punti preziosi con uno sguardo su Parigi.
Per il quartetto, aggiunge Bragato, le avversarie da controllare sono indubbiamente la Gran Bretagna e la Germania: «Vanno davvero forte» è l’osservazione lapidaria. «Villa vorrebbe provare Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini in coppia nella Madison, Rachele Barbieri, invece, nelle discipline di gruppo». A queste idee, dovrebbero aggiungersi: Letizia Paternoster nell’eliminazione e Martina Fidanza nello scratch.
Diego Bragato ci sottolinea un aspetto che sta sempre più cogliendo in questi giorni con le azzurre: «Si parla molto di mentalità vincente, di atlete vincenti. Ci sono molti modi per identificare cosa sia la mentalità vincente e cosa significhi averla. Io parto da un esempio banale: basta sedersi a tavola con queste ragazze per capire che non ragionano come si ragiona normalmente. Hanno qualcosa in più, una visione diversa. Lo capisci anche a pranzo. Credo questo racconti molto».
Ieri ancora una simulazione di una parte di gara. Stamani sveglia, colazione e richiami sui rulli, che verranno ripetuti anche in pista. Intanto si definiranno gli ultimi dettagli. Poi iniziano gli Europei di Grenchen, in Svizzera, dove Ganna ha stabilito il record dell’ora.