Descrizione
Lachlan Morton è alvento. Altroché se lo è. Perché parte da solo, con le sue borse e si fa il Tour de France come piace a lui, senza bisogno di una classifica o di una maglia per sentirsi dire che è bravo. E per certi versi ottiene più seguito dei colleghi in corsa.
Egan Bernal è alvento. Perché uno che molla tutto e viene a vivere giovanissimo in un altro Paese, in un altro continente, in un’altra cultura per diventare un corridore vero è uno che non ha paura di prendere il vento della vita in faccia.
Luis Fernando Saldarriaga è alvento. Perché in Colombia prova a sovvertire delle logiche politiche e a portare quelle metodologie di allenamento che potrebbero consentire un vero sviluppo del talento dei giovani. Ma deve farlo contro un sistema che non ne vuole sapere.
Fabio Cuttica è alvento. Perché un fotoreporter che ama il ciclismo ha scelto di vivere a Bogotá per documentare quello che succede in un Paese dilaniato da lotte intestine e allo stesso tempo ha trovato le motivazioni per regalarci immagini stupende di ciclismo.
Alessandro De Marchi è alvento da tutta la vita. E la maglia rosa che ha indossato qualche giorno è stato il giusto premio per un corridore che sa cosa voglia dire sacrificarsi per gli altri, non solo in sella a una bicicletta.
Mikel Delagrange è alvento come pochi. Perché un americano che fa l’avvocato al Tribunale per i diritti umani de L’Aja e che ha dedicato la sua vita alle violenze in Africa, quando decide di organizzare una competizione di Gravel tra Kenya, Rwanda e Uganda per insegnare i valori del ciclismo agonistico ai giovani del posto e non per fare un safari in bicicletta per europei benestanti è uno da abbracciare forte.
Federico Damiani è alvento e non lo scopriamo oggi. Il suo racconto del Tuscany Trail, corso in un fine settimana insieme a Frank Bettini è la sfida del calabrone a cui non va giù quella storia che gli hanno detto che non potrebbe volare (e infatti in queste ore sta correndo la North Cape 4000).
Paola Pezzo è stata alvento. A voglia se è stata alvento. E ha fatto innamorare della mountain bike una generazione di italiani a cavallo degli anni 2000.
Voi siete alvento, tutti quanti. Perché è grazie al vostro modo di essere, al vostro stile, alla vostra fantasia che è stato possibile (e lo è tutti i giorni) costruire una rivista così che non fa altro che raccontare storie di persone con il pretesto della bicicletta.
Alvento is a state of mind.
Cover: © Rapha | Lucy Le Lievre
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,9 kg |
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Dimensioni | 28,5 × 23 × 1 cm |
Mese | agosto |
Anno di pubblicazione | 2021 |
Numero di pagine | 240 |
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