C’è un motivo se tanti giornalisti, o facente funzione, si sorbiscono decine di minuti di camminata. A ogni tappa, a ogni arrivo, anche con la pioggia che inumidisce l’arrivo di Melfi. Potrebbero fare il loro lavoro dalla sala stampa (la conferenza è video-collegata anche con essa) e godersi il buffet a pochi passi.

Se tanti di noi quasi ogni giorno vanno al furgone allestito per la conferenza stampa in presenza, col vincitore di tappa e il leader della classifica generale lì a due metri, è perché lì si spera di trovare qualcosa di più interessante, occasioni in più, qualcosa che non ha nemmeno il tempo di entrare in GIRONIMO. È una speranza vana, a volte: oggi in diversi hanno preferito evitarsi il terzo giorno di domande da sfera di cristallo a Remco e l’intervista a Matthews, notoriamente non il più loquace dei grandi corridori.

Entrambi, invece, hanno detto o fatto cose inusuali. Michael Matthews si è presentato con una vaschetta di plastica contenente pasta: fusilli con pomodorini, per la precisione. In un’altra bustina di plastica ha arrotolato dentro un tovagliolo le posate e durante le domande si riempie la bocca. Non di parole, appunto, ma di cibo. «Ho preso il covid durante la Parigi-Nizza e non ho potuto fare la Sanremo e tante altre classiche. Poi una brutta caduta al Giro delle Fiandre mi ha costretto ad una stagione difficile finora» esordisce Bling, un soprannome che deriva dalla felicità con cui vive la vita. Fino a poco tempo fa, invece, stava «contemplando se continuare col ciclismo o meno» a causa di tutti i problemi avuti. Tuttavia, dopo il momento di riflessione, era così rilassato nei chilometri finali di oggi che gli è sembrato di fare «una di quelle volate ai cartelli fuori dalla città, che facciamo in allenamento»

Il circa mezzo miliardo di colleghi belgi ha permesso a Remco di arrivare in conferenza stampa solo un quarto d’ora dopo Matthews. Il belga è di nuovo nascosto dietro una mascherina rossa, ma concentratissimo: afferma di non poter certo «regalare tre secondi» a nessuno, «sarebbe stato stupido non gettarmi nella mischia» nello sprint intermedio di Rapolla. E dice una banalità, ma è bene ricordarselo per il primo arrivo in (più o meno) salita: «Chi avrà una brutta giornata, sarà nei guai».