Amore, organizzazione, estro. Scrivo queste parole fermo in una piazzola sulla strada che da Maser mi sta riportando a casa. Le scrivo subito, senza aspettare un attimo, per fissarle definitivamente e non rischiare di dimenticarle. È il segreto un po’ di tutto, a dire il vero. Penso a una squadra di un qualsiasi sport: amore verso ciò che si fa, organizzazione per rendere al meglio ed estro per creare la giocata magica. Così come nel ciclismo: senza uno di questi tre ingredienti non saremmo qua a narrarne le gesta in maniera romantica, pensateci bene.
In questo caso sono le componenti necessarie per fare la differenza tra un semplice prodotto, per quanto tecnico e perfetto, e un’emozione. Sì perché di questo si tratta quando si parla delle nuove SHOT 2 DZERO: un’emozione.
Ci vuole amore, verso il prodotto, verso i dettagli e anche verso l’ambiente. E si sa che in casa Sidi l’amore non manca ma, questa volta, si sono davvero superati e la cura di ogni dettaglio della nuova SHOT 2 DZERO ne è la prova inconfutabile. La tomaia è in Bio Veg, un materiale che si crea dalla lavorazione di scarti industriali infine spalmato in amido di mais che è a sua volta, ovviamente, completamente naturale e biodegradabile. Anche il sottopiede è realizzato con un mix di cotone e poliuretano riciclato al 95%. Tutto qua penserete voi? E invece no, le scarpe vengono vendute avvolte in una carta certificata FSC, all’interno di una scatola di cartone certificato FSC con i libretti di istruzioni anch’essi in carta certificata FSC. Quando si fa una cosa, la si fa bene in casa Sidi.
Ci vuole organizzazione, nel concepimento, nella produzione, nel prendersi cura di prodotto e persone. Solo così si può produrre una scarpa tecnologicamente avanzata. Basti pensare al sistema di chiusura TECNO-3 PUSH FLEX, in grado di eliminare completamente tutta la zona di pressione sul collo del piede e migliorare notevolmente il feeling adattandosi alla conformazione di ogni piede. O al tallone regolabile reflex, per una calzata a pennello, come si dice, che non scalzi durante gli sforzi di pedalata, ed integrato e rinforzato, per evitare deformazioni dopo sforzi e pressioni prolungate. O, ancora, alla suola C-BOOST SRS in carbonio di ultima generazione che, grazie alla conformazione della zona metatarsale, fa in modo che si aumenti la trasmissione della potenza sui pedali. È un’organizzazione quasi maniacale quella che ci vuole per far sì che la scarpa sia perfetta e con uno standard qualitativo così alto.
Ci vuole estro. La giocata del numero 10, quella che fa innamorare. E nella nuova SHOT 2 DZERO la giocata è una di quelle che ti fa vincere il mondiale. A chi poteva venire in mente di scrivere sulla tomaia le frasi che è solito ripetere il fondatore, Dino Signori, ad amici, dipendenti, famigliari, atleti e chiunque graviti nella sua orbita? Ecco l’estro! Frasi semplici, in dialetto, sentite e risentite centinaia, anzi, migliaia di volte.
Che poi, a pensarci bene, in ogni famiglia c’è un personaggio che ripete le sue frasi all’infinito, tanto da renderlo talvolta oggetto di scherzo, ma che lo caratterizzano fortemente. È forse per questo che la SHOT 2 DZERO ci piace così tanto, perché parla sì del Signor Dino, ma parla anche di tutti noi: dell’Italia, delle persone a cui vogliamo bene, dei ricordi piacevoli, delle nostre emozioni.
Le frasi
PORCA MATINA. Pronunciata in qualunque momento della giornata, quando bisogna esprimere stupore, meraviglia.
PROVA MO PROVA. Quando il signor Dino lavorava come dipendente e doveva consultarsi con il suo capo per lo svolgimento di un lavoro, quest’ultimo gli diceva “prova mo prova”, prova da solo, insomma. Per riuscire a fare una cosa bisogna provarci, alternativa non c’è e, questo sistema, l’ha adottato anche con i suoi dipendenti.
TE DEVI FAR QUEL CHE TE SI BON DE FAR. Dino nasce come artigiano e calzolaio, sviluppando abilità e conoscenze che lo hanno portato a creare Sidi. Ognuno ha una sua missione e devi fare quello che sei capace a fare. Ne è diventata una filosofia aziendale.
TE FIRMO NA CARTA CHE NO SE POL FAR. Se una cosa non si può fare, non si può fare e basta. E il Signor Dino è disposto a firmare una carta per dimostrarlo.
QUESTO ACIDO LATTICO SE MAGNA? Mai prendersi troppo sul serio. Dino, essendo stato un atleta dilettante, quando si parla di acido lattico afferma di non averne mai sofferto e scherzando chiede se è qualcosa che si mangia.
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