Ciò che oggi vedi sulle navicelle spaziali, lo troverai tra dieci anni sul tuo telefonino, lo diceva il mio professore di fisica delle superiori. Quando sono andato a recuperare la nuova Oltre per il nostro test, ho sentito risuonare quelle parole nelle mie orecchie. Bianchi questo concetto l’ha sempre avuto nel DNA: erano addirittura i primi anni ‘50 quando creò Reparto Corse, il laboratorio dove vengono sviluppati prodotti all’avanguardia con e per i campioni, che dopo poco diventano fruibili a chiunque. Un concetto semplice, ma che spesso viene dimenticato. Questo non succede però in casa Bianchi, che addirittura ha scelto di fare di Reparto Corse un brand nel brand.
Ma Reparto Corse è anche una scelta di controllo su tutta la filiera: solo creando in prima persona la componentistica da montare sulla bici c’è la sicurezza che i prodotti seguano perfettamente le necessità qualitative. Metaforicamente pensate a un ristoratore che produce gli spaghetti, il pomodoro e il parmigiano: avete presente che pasta ne verrà fuori?
Ruote, selle, attacchi manubrio, di tutto di più insomma, sempre col fine ultimo della miglior performance. Arrivare al punto in cui la macchina è perfetta e, paradossalmente, è l’uomo con i suoi difetti a limitarne la prestazione. Che detta così fa strano, ma in realtà è molto semplice: è il ciclista, con le sue imperfezioni di pedalata, fisiche, di struttura, a ostacolare ciò che il mezzo può offrire.
Dal momento in cui hanno comunicato i lavori sulla nuova sede, dove il Reparto Corse lavorerà a stretto contatto con l’Ufficio Stile per assorbirne contaminazione e idee provenienti anche da altri mondi, era a tutti apparso ben chiaro che in Bianchi non mancasse la visione del futuro.
Un futuro dove anche l’abbigliamento avrà un ruolo molto importante (spoiler alert!).
Insomma, sono andato in Bianchi semplicemente per recuperare la Oltre e scambiare le classiche due parole da PR, alla fine ne sono uscito dopo un pomeriggio intero di chiacchiere. Perché io sarò anche curioso, ma loro di cose da dire ne hanno, eccome.
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