Forse. Almeno questo è il suo desiderio. Certo sarà un lungo periodo caotico e dovrà ricordarsi di cambiare bici – a meno che non si metta in testa di correre il Giro con una mountain bike o di provare a vincere l’Amstel con la bici da ciclocross, ma non divaghiamo.
Questo fine settimana lo vedremo all’esordio stagionale nel fango e poi in primavera a lottare con i soliti noti nelle classiche, e lui potrà puntarle tutte: da quelle italiane a quelle fiamminghe, pietre o colline poco cambia quando si va forte.
E poi vorrà correre in Italia e c’è quel desiderio espresso di fare il Giro: saranno squadra e forma ad avere l’ultima parola. Noi ci sfreghiamo le mani all’idea di Pidcock dalle “nostre parti”, se fosse necessario potremmo pure raccogliere delle firme: “Pidcock al Giro”. Tuttavia terreno per dare spettacolo ne avrà a patto di non arrivarci troppo stanco dopo l’intensa attività cross-classiche.
Oltretutto potrebbe essere anche un esempio da dare a quelli che, tanti, puntano sulle gare di un giorno in primavera e poi ricaricano le energie nel periodo che casualmente prende quelle tre settimane di maggio.
Ogni tanto un po’ di partigianeria non guasta soprattutto se si parla di Corsa Rosa e di corridori che possono dare un valore aggiunto. E allora forza Tom, ti aspettiamo.