Greta Marturano: scoprire il limite e oltrepassarlo
Ogni tanto, soprattutto dopo le cose belle, qualcuno, avvicinandosi a Greta Marturano, le chiede: «Ma non sei felice? Perché non gridi, non ridi a più non posso, non salti od esulti?». Lei prova a spiegare, come fa con noi, ma sa bene che non è facile capire: "Sono felice, talvolta anche molto felice, ma la mia felicità è dentro di me, la custodisco lì e ti dirò che, certe volte, mi pare persino di proteggerla, tenendola dentro. Certe sensazioni vivono solo dentro di me: è questo il punto". Viene pronunciata qui, per la prima volta, una parola che riveste grande importanza nella quotidianità di Greta Marturano: la timidezza.
Uno stato che fa parte di Marturano ragazza prima che atleta: «Sono sempre stata timida. Molto timida. Da bambina ancor di più. In ogni corsa, alla presentazione squadre, le atlete vengono chiamate per nome e cognome e alzano la mano per segnalare la loro presenza e salutare il pubblico. Io quella mano non l'ho mai alzata e, anzi, quando sento pronunciare il mio nome non vedo l'ora che si passi al nome successivo perché l'attenzione non sia focalizzata su di me. Non è facile, perché spesso la timidezza è scambiata per antipatia: non lo è. Solo che fuori dalla bicicletta trovo davvero difficile esprimermi». In sella, invece, "non si può essere timidi", è la certezza della venticinquenne di Cantù, per questo, da ciclista, Greta Marturano si sente un'altra persona e, da come ce lo dice, dal tono di voce, percepiamo che le piace.
Sua madre e suo padre correvano in bicicletta ben prima che lei nascesse: suo padre ha continuato anche dopo. Anche lei ha iniziato molto presto: a sei anni. Erano i tempi in cui correre in bicicletta significava soprattutto passare una domenica diversa dalle altre, magari andare a vedere il cugino correre o accompagnarlo alle gare. Certamente erano domeniche libere, nel senso più fisico del termine: «La libertà di una bicicletta è la libertà degli spazi aperti, senza mura e soffitti. Ci sono anche molte altre forme di libertà, quando si pedala, ma la prima è quella». Le normali domeniche finiscono, allo stesso modo quelle domeniche sono cambiate, si sono trasformate in qualcosa di diverso, pur cercando di mantenere almeno parte della spensieratezza che le contraddistingueva. In certi momenti è più semplice, in altri più complesso: «Le pressioni non vengono dall'esterno, vengono da me. Cerco di mettermene il meno possibile, ma, alla fine, mi sono convinta che, con il mio carattere, non sia facile vivere serenamente quel che accade. Così qualche pressione me la impongo sempre». Per anni, quella pressione autoimposta era la realizzazione del sogno di passare professionista, di poter fare del ciclismo un lavoro. Ora che ci è riuscita, che quel sogno si è avverato, anzi, che quel sogno l'ha avverato, Marturano vuole sapere, vuole conoscere. A costo di stare male.
«Non mi è ancora accaduto di terminare una corsa e di sdraiarmi a terra, senza alcuna energia. Di sentirmi sfinita, finita. Non mi è ancora capitato e, sebbene sia una sensazione bruttissima da provare, vorrei provarla. Devo arrivare al limite: mi ci sono avvicinata parecchie volte, ma non l'ho mai toccato. Il giorno in cui capiterà, mi sarò conosciuta fino in fondo e, da lì, potrò davvero guardare avanti e dirmi dove voglio arrivare, dove posso arrivare». Scalatrice, con un buono spunto veloce che le permette di giocarsela in volate di gruppi ristretti, è affascinata dai percorsi nervosi: quando è passata nelle élite, ha iniziato a partecipare a quelle gare che considerava "da sogno" e questo è un orgoglio, ma il pensiero della vittoria bussa spesso. E la vittoria, quando arriverà, arriverà seguendo la legge di quella frase che a Greta piace tanto: "Se arrivi al limite, superalo".
Un detto che, a dire il vero, ha già applicato. L'estate scorsa, ad esempio. Era il 28 agosto, quando è arrivata la chiamata della Fenix-Deceuninck, nei giorni immediatamente successivi alla rottura della clavicola nella gara di Vittorio Veneto, nei giorni in cui continuava a chiedere ai medici quando sarebbe potuta tornare in sella: dopo una settimana era sui rulli, poi di nuovo in bicicletta, nonostante il dolore. «Piangersi addosso, lamentarsi, non è una soluzione- racconta- tanto più che le donne e gli uomini possono reagire a quel che accade, trovare soluzioni». Sì, le soluzioni che Greta Marturano ha imparato a trovare anche di fronte alle cose belle, perché anche lì c'è una parte che spaventa e di fronte a cui è necessario mettersi d'impegno e cercare una via da percorrere.
«In quella telefonata ero contenta ed impaurita. A tratti più contenta, a tratti più impaurita. Sarebbe stata la prima volta all'estero, da sola, con tutte persone che parlavano inglese ed il mio livello di inglese, in quella circostanza, non era adatto a sostenere una conversazione quotidiana». Giorni e giorni con un insegnante, a fare esercizi di comunicazione e di ascolto e sere e sere ad ascoltare podcast in lingua originale, due mesi per la precisione, poi la richiesta al suo coach: «Per favore, con me parla in inglese, ne ho bisogno». Gli ostacoli che capitano e che si superano perché, al primo training camp, tutti erano pronti a fare i complimenti a Marturano per come riusciva ad esprimersi, stupiti da quella capacità appresa in così poco tempo. Momenti che hanno a che vedere con il concetto di limite ma anche con quello di consapevolezza, di fiducia nei propri mezzi: «Mi sembra di sentire ancora Lucio Rigato, in Fassa Bortolo, quando mi telefonava una volta a settimana, anche nei momenti in cui "non sapevo da che parte fossi girata", e mi diceva di credere in me. Me lo diceva perché era lui a crederci, molto più di me. Anche adesso, ogni tre, quattro settimane ci sentiamo e Lucio è orgoglioso, così orgoglioso, di avermi affiancata nel percorso che mi ha portato fino a qui».
Le è servito anche lo scorso mese di agosto, al Tour of Scandinavia, dove è avvenuta un'altra prima volta: una caduta, varie ammaccature, sbucciature, ferite, il ritiro, l'attesa in aeroporto e un volo da prendere da sola. Sempre in agosto, un mese per lei sfortunato, su cui, ancora dolorante, trova modo di ironizzare. Nel frattempo ripensa a quello che il Tour of Scandinavia le ha lasciato: due top ten ed un prestigioso quarto posto nella seconda tappa, dietro a Ludwig, van Vleuten e Cadzow.
«L'idea della squadra è quella di permettermi di sbagliare il più possibile. In un certo senso, vogliono che sbagli, perché il confronto dietro ogni errore mi permette di crescere. Avessi lavorato meno, durante la seconda tappa, probabilmente avrei fatto anche meglio, ma io stavo bene, non faticavo a stare con le prime. Ricordo che, ad un certo punto, dietro a van Vleuten, ho persino pensato al significato di essere alla sua ruota in una delle sue ultime gare prima del ritiro. C'è stato un momento in cui non capivo più niente e l'indicazione era di fare come mi sentivo. Credo sia stato giusto così: la prossima volta, però, saprò come gestirmi. Lo stesso vale per le volate: vero è che mi sono piazzata decima nella terza tappa, ma ho preso la volata in quarantesima posizione. Chissà, se fossi partita dalla posizione giusta, cosa avrei potuto fare». Tra le scelte della squadra, anche quella di proporre a Marturano un calendario con solo gare World Tour, perché solo gareggiando contro le più forti è possibile continuare il miglioramento. Un periodo di apparente blocco, con l'aumentare delle difficoltà, poi un ottavo posto in Sardegna, al Giro Donne e le cose che cambiano prospettiva, mentre il poter sbagliare senza alcun giudizio, rafforza il coraggio di agire.
Durante la quarta frazione del Tour of Scandinavia, una caduta. Greta Marturano porta i segni delle ferite e il male dell'impatto a terra ed è proprio questo a preoccupare lo staff della squadra che, a sera, chiede alla sua compagna di camera, Carina Schrempf, di controllare come stesse Marturano durante la nottata. Greta dorme, ma sente Schrempf che si avvicina al letto: «Ogni ora, ora e mezza, veniva a guardare se stessi meglio. Avevo il volo del ritorno alle sei del mattino. Alle tre e mezza si è svegliata con me, mi ha aiutato a portare valigie e zainetto in aeroporto, accanto all'albergo: "Non torno in camera, fino a che non passi i controlli". A causa dell'annullamento del volo, stando già male, sono andata in tilt: alle tre e mezza del mattino non potevo certo chiamare qualcuno per aiutarmi a riorganizzare il viaggio: "Tu mettiti tranquilla- mi ha detto Carina- non fare nulla. Dammi tempo, ti prenoto tutto io: vedrai che ce la facciamo". Ce l'abbiamo fatta, ho ancora dolore ovunque, l'importante è che non ci sia niente di rotto. Importante è stato ogni gesto di Carina, quella notte».
Qualche giorno dopo, Greta Marturano aveva già ripreso a pedalare: «Avrei dovuto fare un'ora, ne ho fatta una e mezza. Ne avevo bisogno, domani riposo, dopodomani ne farò due». Ha scelto di non seguire il Gp Plouay in televisione, per il dispiacere che ha provato nel non esserci, mentre al prossimo Giro di Romandia vuole continuare il percorso iniziato in Scandinavia, cercare le stesse sensazioni. Nel frattempo, sono sul tavolo idee e programmi per l'anno prossimo. Per scoprire il limite e andare oltre.
Il questionario cicloproustiano di Elena Pirrone
Il tratto principale del tuo carattere?
La testardaggine
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
L'onestà
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
La lealtà
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Il fatto che ci siano sempre
Il tuo peggior difetto?
La testardaggine
Il tuo hobby o passatempo preferito?
La lettura
Cosa sogni per la tua felicità?
Poter realizzare tutti i miei sogni
In che paese/nazione vorresti vivere?
Mi piace il mio paese, quindi dico Italia, senza dubbi
Il tuo colore preferito?
Azzurro
Il tuo animale preferito?
L'orso
Il tuo scrittore preferito?
In realtà non ne ho uno in particolare
Il tuo film preferito?
Anche qui non riesco ad individuarne uno in particolare
Un eroe nella tua vita reale?
Mio papà
Una tua eroina nella vita reale?
Mia mamma, sennò si offende -ride divertita- scherzo
Il tuo nome preferito?
Elena
Cosa detesti?
Le bugie
Un dono che vorresti avere?
Saper leggere nella mente delle persone
Come ti senti attualmente?
Bene
Lascia scritto il tuo motto della vita
Crederci sempre
Il questionario cicloproustiano di Erica Magnaldi
Il tratto principale del tuo carattere?
Gentilezza
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Umorismo
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
Sincerità
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Spensieratezza
Il tuo peggior difetto?
Eccessiva autocritica
Il tuo hobby o passatempo preferito?
Stare immersa nella natura
Cosa sogni per la tua felicità?
Raggiungere i traguardi per cui lavoro sodo
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Non poter più praticare sport
Cosa vorresti essere?
Più sicura di me
In che paese/nazione vorresti vivere?
La mia, Italia
Il tuo colore preferito?
Blu
Il tuo animale preferito?
Cane
Il tuo scrittore preferito?
Jack London
Il tuo film preferito?
Braveheart
Il tuo musicista o gruppo preferito?
The Cranberries
Il tuo corridore preferito?
Lizzie Deignan
Un eroe nella tua vita reale?
Il mio ragazzo
Una tua eroina nella vita reale?
Mia nonna
Il tuo nome preferito?
Nike
Cosa detesti?
Fallire
Un personaggio della storia che odi più di tutti?
Hitler
L’impresa storica che ammiri di più?
La resistenza partigiana
L’impresa ciclistica che ricordi di più?
La vittoria di Nibali a Sant’Anna di Vinadio
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Il mondiale
Un dono che vorresti avere?
La volata
Come ti senti attualmente?
Ambiziosa
Lascia scritto il tuo motto della vita
“Mens sana in corpore sano”
Il questionario cicloprostiano di Alice Maria Arzuffi
Il tratto principale del tuo carattere?
Determinazione
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Rispetto e positività
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
Intraprendenza
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Semplicità
Il tuo peggior difetto?
Fissarmi sul negativo quando qualcosa non va come dovrebbe - overthinking
Il tuo hobby o passatempo preferito?
Cucinare
Cosa sogni per la tua felicità?
Una famiglia felice e un lavoro che mi dia soddisfazione
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Perdere i miei cari
Cosa vorresti essere?
Me stessa, più sicura o forse la nostra cagnolina Gina
In che paese/nazione vorresti vivere?
Italia
Il tuo colore preferito?
Rosa
Il tuo animale preferito?
Cane (bassotto)
Il tuo scrittore preferito?
Carlos Ruiz Zafón
Il tuo film preferito?
Harry Potter / A star is born
Il tuo musicista o gruppo preferito?
Rihanna - Lady Gaga - Cesare Cremonini - Vasco Rossi: difficile sceglierne uno
Il tuo corridore preferito?
Wout Van Aert
Un eroe nella tua vita reale?
Mio papà
Una tua eroina nella vita reale?
Mia mamma
Il tuo nome preferito?
Giulio / Adelaide
Cosa detesti?
Fare la valigia
Un personaggio della storia che odi più di tutti?
Hitler
L’impresa ciclistica che ricordi di più?
Mathieu van der Poel, Amstel Gold Race 2019
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Mondiale /Olimpiade
Un dono che vorresti avere?
Teletrasporto
Come ti senti attualmente?
Bene, serena
Lascia scritto il tuo motto della vita
Soffrire/rinunciare oggi per godere domani
Il questionario cicloproustiano di Ricarda Bauernfeind
Il tratto principale del tuo carattere?
Ambizione.
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Umorismo e onestà.
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Disponibilità, orecchio aperto all'ascolto, voglia di divertirsi.
Il tuo hobby preferito?
Cuocere al forno e cucinare
Cosa sogni per la tua felicità?
Raggiungere grandi cose nel ciclismo e creare una famiglia in futuro.
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Che succeda qualcosa di brutto a qualcuno della mia famiglia o dei miei amici.
Cosa vorresti essere?
In futuro mi piacerebbe lavorare come insegnante, ma per ora sono davvero felice di essere un ciclista.
In che paese vorresti vivere?
Mi piace vivere qui in Germania.
Il tuo colore preferito?
Beige.
Il tuo animale preferito?
Un riccio.
Il tuo scrittore preferito?
Mona Kasten.
Il tuo film preferito?
P.S. I love you
Il tuo musicista o gruppo preferito?
Al momento, Mackenzy Mackay.
Il tuo corridore preferito?
Sto ammirando la mia compagna di squadra, Kasia Niewiadoma.
Un eroe nella tua vita reale?
Mio padre.
Una tua eroina nella vita reale?
Mia madre.
Cosa detesti?
La disonestà
L'impresa ciclistica che ricordi di più?
Tour de France Femmes con Zwift 2023.
Da quale gara non vorresti mai ritirarti?
Tour de France Femmes con Zwift.
Un dono che vorresti avere?
Salute per tutta la vita.
Come ti senti attualmente?
Sto appena iniziando a rendermi conto di cosa è successo al Tour de France Femmes avec Zwift del 2023.
Scrivi il tuo motto di vita?
La tua mente è più forte del tuo corpo!
Il questionario cicloproustiano di Arianna Fidanza
Il tratto principale del tuo carattere?
Emotiva
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Saper ascoltare e comprendere
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
La trasparenza
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
La sincerità
Il tuo peggior difetto?
La testardaggine
Il tuo hobby o passatempo preferito?
Mi piace cucinare, quando ho tempo, e leggere
Cosa sogni per la tua felicità?
Niente di più di quello che ho ora: una famiglia unita, una casa, e un lavoro che è come un sogno, magari una mia famiglia, un giorno
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Perdere una persona importante nella mia vita
Cosa vorresti essere?
Un ottimo esempio per i miei figli, se mai ne avrò uno, oppure una persona da cui qualcuno possa trarre ispirazione
In che paese/nazione vorresti vivere?
Amo l’Italia, in generale, ma Bergamo rimane la città in cui vorrei continuare a vivere, ho un legame speciale con questa città
Il tuo colore preferito?
Azzurro
Il tuo animale preferito?
Delfino
Il tuo scrittore preferito?
Nietzsche, non solo scrittore, ma anche filosofo e Giacomo Leopardi
Il tuo film preferito?
Pearl Harbor e Purple Hearts
Il tuo musicista o gruppo preferito?
Vasco Rossi e Ultimo
Il tuo corridore preferito?
Alessandro Petacchi
Un eroe e un'eroina nella tua vita reale?
Non ne ho, ma ammiro Ultimo per il successo che è riuscito ad ottenere nonostante quasi nessuno credesse in lui
Il tuo nome preferito?
Aurora
Cosa detesti?
La falsità
L’impresa ciclistica che ricordi di più?
La Parigi Roubaix vinta da Boonen
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Da una corsa per cui mi sono preparata molto bene
Un dono che vorresti avere?
A volte, penso sarebbe il saper lasciar correre e accettare il fatto che non si possa avere sotto controllo ogni cosa
Come ti senti attualmente?
Stabile
Lascia scritto il tuo motto della vita
Hold on
Il questionario cicloproustiano di Rachele Barbieri
Il tratto principale del tuo carattere?
Socievole ed impulsiva
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Il portare rispetto
Qual è la qualità che apprezzi di più in una donna?
La generosità
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Il fatto di sentirli vicini anche quando sono lontani
Il tuo peggior difetto?
L'impulsività
Il tuo hobby o passatempo preferito
Fare shopping oppure stare in spiaggia
Cosa sogni per la tua felicità?
Una famiglia felice
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Perdere le persone a me più care
In che paese/nazione vorresti vivere?
Ai Caraibi
Il tuo colore preferito?
Verde
Il tuo animale preferito?
Il cane
Il tuo scrittore preferito?
In realtà, non ho uno scrittore preferito, in particolare
Il tuo film preferito?
In generale i film d'azione, mi piacciono molto
Il tuo musicista o gruppo preferito?
Cesare Cremonini, Vasco Rossi, Luciano Ligabue, ma direi tutta la musica pop
Il tuo corridore preferito?
Ne ho davvero diversi per fare un solo nome
Un eroe/un'eroina nella tua vita reale?
Non saprei proprio
Il tuo nome preferito?
Filippo
Cosa detesti?
L'ingiustizia e la cattiveria
L'impresa ciclistica che ricordi di più?
L'Olimpiade dei ragazzi, a Tokyo
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
La Parigi-Roubaix
Un dono che vorresti avere?
Essere un poco più menefreghista, a volte
Come ti senti attualmente?
Felice, ma stressata
Lascia scritto il motto della tua vita
Tutto torna
Il questionario cicloproustiano di Alessia Vigilia
Il tratto principale del tuo carattere?
Penso di potermi definire altruista, cerco di aiutare sempre gli altri quando è possibile
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
L’umiltà
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
La passione e l’umanità
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
La semplicità con cui mi fanno stare bene
Il tuo peggior difetto?
Essere disordinata
Il tuo hobby o passatempo preferito?
Al momento curare l’orto e leggere
Cosa sogni per la tua felicità?
Riuscire a trovare la mia strada ed essere soddisfatta del mio percorso ogni giorno, nonostante gli alti e bassi che è normale che ci siano
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
È un poco scontato forse, però sicuramente perdere le persone a me più care
Cosa vorresti essere?
Mi piacerebbe poter diventare professionista al 100% e magari essere così un esempio per qualcuno
In che paese/nazione vorresti vivere?
Italia al 100%
Il tuo colore preferito?
Azzurro
Il tuo animale preferito?
Delfino
Il tuo scrittore preferito?
Nicholas Sparks
Il tuo film preferito?
Le pagine della nostra vita
Il tuo musicista o gruppo preferito?
In realtà non ho nessuno in particolare, ascolto tutto, però la musica non deve mai mancare
Il tuo corridore preferito?
Pogačar, mi piace il modo in cui corre e l’umiltà che nonostante tutto riesce a dimostrare
Un eroe nella tua vita reale?
Mio papà, che nonostante alcune sfide non si è mai arreso
Una tua eroina nella vita reale?
La mia mamma, perché ha una forza ed un’energia infinita
Il tuo nome preferito?
Giulia, infatti ho scelto io che mia sorella si chiamasse così
Cosa detesti?
Essere in ritardo, ma puntualmente poi lo sono sempre
Un personaggio della storia che odi più di tutti?
Hitler
L’impresa storica che ammiri di più?
La lotta all’Apartheid
L’impresa ciclistica che ricordi di più?
Penso quella di Michele Scarponi, al Giro, quando ha aspettato Nibali, per poi fargli vincere il Giro
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Il Giro d’Italia
Un dono che vorresti avere?
Il teletrasporto, con la vita che facciamo a volte sarebbe bello poter tornare a casa in un attimo
Come ti senti attualmente?
Sono felice e motivata per il proseguimento di stagione
Lascia scritto il tuo motto della vita.
Conta chi resta, il resto non conta.
Tutto torna
Il questionario cicloproustiano di Katia Ragusa
Il tratto principale del tuo carattere?
Testardaggine
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Fedeltà
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
Autostima
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Sincerità
Il tuo peggior difetto?
Testardaggine
Il tuo hobby o passatempo preferito?
La possibilità di stare a contatto con animali e natura
Cosa sogni per la tua felicità?
Sentirmi realizzata
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Perdere qualcosa che mi è veramente caro
Cosa vorresti essere?
Vorrei diventare una atleta olimpica
In che paese/nazione vorresti vivere?
In Italia
Il tuo colore preferito?
Verde marino
Il tuo animale preferito?
Cavallo
Il tuo scrittore preferito?
Elena Ferrante
Il tuo film preferito?
No Time to Die-007
Il tuo musicista o gruppo preferito?
Maneskin
Il tuo corridore preferito?
Fabian Cancellara
Un eroe e un'eroina nella tua vita reale?
Penso di non avere eroi o eroine nella quotidianità
Il tuo nome preferito?
Dafne
Cosa detesti?
Fallire
Un personaggio della storia che odi più di tutti?
Adolf Hitler
L’impresa storica che ammiri di più?
L'impresa dei Mille
L’impresa ciclistica che ricordi di più?
Peter Sagan che vince il Mondiale per tre anni consecutivi
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Mondiale
Un dono che vorresti avere?
Talento
Come ti senti attualmente?
Determinata
Lascia scritto il tuo motto della vita
Vai bestia!
Il questionario cicloproustiano di Elena Cecchini
Il tratto principale del tuo carattere?
Determinata e testarda
Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
La gentilezza e l'ambizione
Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
La lealtà
Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Il fatto che non capiscano nulla di ciclismo e che non contino la quantità del tempo trascorso assieme ma la qualità
Il tuo peggior difetto?
Uno solo è difficile, diciamo che sono molto lunatica e permalosa
Il tuo hobby o passatempo preferito?
Un film con Elia o una passeggiata con Attila
Cosa sogni per la tua felicità?
Una famiglia felice ed un lavoro stimolante
Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Perdere una persona che amo
Cosa vorresti essere?
Una leonessa
In che paese/nazione vorresti vivere?
Domanda difficile, ma penso che non cambierei l'Italia per nessun'altra nazione al mondo
Il tuo colore preferito?
Bianco
Il tuo animale preferito?
Cane
Il tuo scrittore preferito?
Carlos Ruiz Zafón
Il tuo film preferito?
Inception
Il tuo musicista o gruppo preferito?
Se parliamo di artisti italiani, dico Emma. Se parliamo di gruppi, dico Coldplay
Il tuo corridore preferito?
Lizzie Deignan
Un eroe nella tua vita reale?
Mio papà
Una tua eroina nella vita reale?
Mia mamma
Il tuo nome preferito?
Athena
Cosa detesti?
Le ingiustizie e quando sono obbligata a fare qualcosa che non mi piace
Un personaggio della storia che odi più di tutti?
Adolf Hitler
L’impresa storica che ammiri di più?
La caduta del muro di Berlino
L’impresa ciclistica che ricordi di più?
Elia Viviani che vince l'oro a Rio de Janeiro
Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Giro delle Fiandre
Un dono che vorresti avere?
Il teletrasporto
Come ti senti attualmente?
Lentamente in transizione, appagata di quello che ho e che sto facendo ma curiosa di testarmi in nuovi ambiti
Lascia scritto il tuo motto della vita
Tutto torna!