Il questionario cicloproustiano di Vittoria Guazzini

Il tratto principale del tuo carattere?
Testardaggine

Qual è la qualità che apprezzi in un uomo?
Onestà

Qual è la qualità che apprezzi in una donna?
Come per un uomo, l'onestà è una qualità fondamentale

Cosa apprezzi di più dei tuoi amici?
Il fatto che mi sopportino, non è facile, sono sincera. Mi stanno vicino nei momenti difficili e sono felici per me quando le cose vanno bene

Il tuo peggior difetto?
Spesso voglio aver ragione pur non avendola

Il tuo hobby o passatempo preferito?
Essendo molto spesso in viaggio, mi piace guardare serie tv/film o ascoltare musica in aereo o nelle camere d'albergo. A casa suono la chitarra

Cosa sogni per la tua felicità?
In primis la salute per me e le persone a cui voglio bene, poi, già che ci siamo, anche vincere un'Olimpiade

Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?
Penso che al giorno d’oggi di disgrazie ce ne siano molte, basta accendere il telegiornale e sentire tutte le cattive notizie che vengono trasmesse. Parlando di quello che più mi riguarda: ogni giorno mi piacerebbe però vedere una maggiore sensibilizzazione sulla strada, sia da parte degli automobilisti sia da parte di noi ciclisti, che siamo i primi a dover rispettare le regole se pretendiamo che vengano rispettate anche dall’altra parte

Cosa vorresti essere?
Cosa non lo so, però avrei voluto essere un’attrice famosa ed andare a Hollywood. Mi accontento di fare la ciclista

In che paese/nazione vorresti vivere?
Italia senza ombra di dubbio, viaggiando così tanto mi rendo conto di quanto sia bello vivere nel nostro paese, pur apprezzando anche i posti in cui mi trovo

Il tuo colore preferito?
Verde

Il tuo animale preferito?
Delfino

Il tuo scrittore preferito?
Non leggo molti libri contemporanei, però mi ha sempre affascinato la Divina Commedia di Dante Alighieri

Il tuo film preferito?
Grease

Il tuo musicista o gruppo preferito?
Coldplay

Il tuo corridore preferito?
Alberto Contador

Un eroe nella tua vita reale?
Il mio babbo

Una tua eroina nella vita reale?
La mia mamma

Il tuo nome preferito?
Tommaso

Cosa detesti?
La falsità

Un personaggio della storia che odi più di tutti?
Ce ne sono tanti, non è quello che "odio" di più, ma non mi è mai stato simpatico Enrico VIII

L’impresa storica che ammiri di più?
Lo sbarco in Normandia

L’impresa ciclistica che ricordi di più?
Direi l'oro olimpico dei ragazzi del quartetto a Tokyo. Aver assistito dal vivo è stato qualcosa di incredibile

Da quale corsa non vorresti mai ritirarti?
Non è mai bello, ma, se devo scegliere, dico Giro delle Fiandre

Un dono che vorresti avere?
Teletrasporto

Come ti senti attualmente?
Bene

Lascia scritto il tuo motto della vita
Non ho un motto particolare, però come sfondo del telefono ho una frase: "Nothing worth having comes easy". Nel caso ogni tanto me lo dimenticassi


SIDI SHOT 2 DZERO: amore, organizzazione ed estro

Amore, organizzazione, estro. Scrivo queste parole fermo in una piazzola sulla strada che da Maser mi sta riportando a casa. Le scrivo subito, senza aspettare un attimo, per fissarle definitivamente e non rischiare di dimenticarle. È il segreto un po’ di tutto, a dire il vero. Penso a una squadra di un qualsiasi sport: amore verso ciò che si fa, organizzazione per rendere al meglio ed estro per creare la giocata magica. Così come nel ciclismo: senza uno di questi tre ingredienti non saremmo qua a narrarne le gesta in maniera romantica, pensateci bene.
In questo caso sono le componenti necessarie per fare la differenza tra un semplice prodotto, per quanto tecnico e perfetto, e un’emozione. Sì perché di questo si tratta quando si parla delle nuove SHOT 2 DZERO: un’emozione.

Ci vuole amore, verso il prodotto, verso i dettagli e anche verso l’ambiente. E si sa che in casa Sidi l’amore non manca ma, questa volta, si sono davvero superati e la cura di ogni dettaglio della nuova SHOT 2 DZERO ne è la prova inconfutabile. La tomaia è in Bio Veg, un materiale che si crea dalla lavorazione di scarti industriali infine spalmato in amido di mais che è a sua volta, ovviamente, completamente naturale e biodegradabile. Anche il sottopiede è realizzato con un mix di cotone e poliuretano riciclato al 95%. Tutto qua penserete voi? E invece no, le scarpe vengono vendute avvolte in una carta certificata FSC, all’interno di una scatola di cartone certificato FSC con i libretti di istruzioni anch’essi in carta certificata FSC. Quando si fa una cosa, la si fa bene in casa Sidi.

Ci vuole organizzazione, nel concepimento, nella produzione, nel prendersi cura di prodotto e persone. Solo così si può produrre una scarpa tecnologicamente avanzata. Basti pensare al sistema di chiusura TECNO-3 PUSH FLEX, in grado di eliminare completamente tutta la zona di pressione sul collo del piede e migliorare notevolmente il feeling adattandosi alla conformazione di ogni piede. O al tallone regolabile reflex, per una calzata a pennello, come si dice, che non scalzi durante gli sforzi di pedalata, ed integrato e rinforzato, per evitare deformazioni dopo sforzi e pressioni prolungate. O, ancora, alla suola C-BOOST SRS in carbonio di ultima generazione che, grazie alla conformazione della zona metatarsale, fa in modo che si aumenti la trasmissione della potenza sui pedali. È un’organizzazione quasi maniacale quella che ci vuole per far sì che la scarpa sia perfetta e con uno standard qualitativo così alto.

Ci vuole estro. La giocata del numero 10, quella che fa innamorare. E nella nuova SHOT 2 DZERO la giocata è una di quelle che ti fa vincere il mondiale. A chi poteva venire in mente di scrivere sulla tomaia le frasi che è solito ripetere il fondatore, Dino Signori, ad amici, dipendenti, famigliari, atleti e chiunque graviti nella sua orbita? Ecco l’estro! Frasi semplici, in dialetto, sentite e risentite centinaia, anzi, migliaia di volte.
Che poi, a pensarci bene, in ogni famiglia c’è un personaggio che ripete le sue frasi all’infinito, tanto da renderlo talvolta oggetto di scherzo, ma che lo caratterizzano fortemente. È forse per questo che la SHOT 2 DZERO ci piace così tanto, perché parla sì del Signor Dino, ma parla anche di tutti noi: dell’Italia, delle persone a cui vogliamo bene, dei ricordi piacevoli, delle nostre emozioni.

Le frasi

PORCA MATINA. Pronunciata in qualunque momento della giornata, quando bisogna esprimere stupore, meraviglia.

PROVA MO PROVA. Quando il signor Dino lavorava come dipendente e doveva consultarsi con il suo capo per lo svolgimento di un lavoro, quest’ultimo gli diceva “prova mo prova”, prova da solo, insomma. Per riuscire a fare una cosa bisogna provarci, alternativa non c’è e, questo sistema, l’ha adottato anche con i suoi dipendenti.

TE DEVI FAR QUEL CHE TE SI BON DE FAR. Dino nasce come artigiano e calzolaio, sviluppando abilità e conoscenze che lo hanno portato a creare Sidi. Ognuno ha una sua missione e devi fare quello che sei capace a fare. Ne è diventata una filosofia aziendale.

TE FIRMO NA CARTA CHE NO SE POL FAR. Se una cosa non si può fare, non si può fare e basta. E il Signor Dino è disposto a firmare una carta per dimostrarlo.

QUESTO ACIDO LATTICO SE MAGNA? Mai prendersi troppo sul serio. Dino, essendo stato un atleta dilettante, quando si parla di acido lattico afferma di non averne mai sofferto e scherzando chiede se è qualcosa che si mangia.


Deda Elementi per idmatch

Deda Elementi e idmatch rafforzano la loro collaborazione.

L'occasione è stata la fiera internazionale Taipei Cycle Show, dove Deda Elementi e idmatch hanno segnato un nuovo step della loro collaborazione, svelando al pubblico una serie di componenti per bike fitting realizzati da Deda con speciali grafiche custom, appositamente sviluppati per la Smart Bike di idmatch e dedicati al simulatore automatizzato Smart Bike.

"Questa collaborazione rafforza ancora di più la presenza del nostro brand all'interno dei negozi di alta gamma che hanno scelto idmatch come partner per la valutazione biomeccanica del ciclista. Le diverse geometrie offerte nella nostra gamma rendono i componenti Deda ideali per il lavoro del bike fitter. Come azienda, infine, crediamo fortemente nella collaborazione tra marchi italiani del settore, un plus riconosciuto a livello mondiale", ha detto Fabio Guerini, responsabile marketing di Deda Elementi.

Idmatch infatti è l'unico sistema di bike fitting completo che, attraverso un'analisi scientifica dei dati, aiuta il ciclista a individuare la miglior configurazione e posizionamento in bici per migliorare la sensazione di comfort e benessere, oltre alla performance.

"Da molto tempo utilizziamo prodotti Deda nei nostri laboratori di bike fitting. L'ufficializzazione della collaborazione con un brand di riferimento per la componentistica non può che renderci orgogliosi e ci dà la consapevolezza di poter offrire ai nostri ciclisti informazioni di una ulteriore migliore qualità rispetto alla scelta dei corretti accessori per le loro bici" ha riferito Matteo Paganelli, idmatch di Brand Manager.

Prodotti Deda x idmatch

Manubrio Gravel 100, Manubrio Zero1,
Manubrio Zero100 Shallow,
Reggisella Zero1 Ø 31,6,
Manubrio MTB Peak Riser & Peak Flat,
Parabolica Uno, Parabolica Due,
Crononero Evo


Vado in Bianchi e torno... Forse!

Ciò che oggi vedi sulle navicelle spaziali, lo troverai tra dieci anni sul tuo telefonino, lo diceva il mio professore di fisica delle superiori. Quando sono andato a recuperare la nuova Oltre per il nostro test, ho sentito risuonare quelle parole nelle mie orecchie. Bianchi questo concetto l’ha sempre avuto nel DNA: erano addirittura i primi anni ‘50 quando creò Reparto Corse, il laboratorio dove vengono sviluppati prodotti all’avanguardia con e per i campioni, che dopo poco diventano fruibili a chiunque. Un concetto semplice, ma che spesso viene dimenticato. Questo non succede però in casa Bianchi, che addirittura ha scelto di fare di Reparto Corse un brand nel brand.

Ma Reparto Corse è anche una scelta di controllo su tutta la filiera: solo creando in prima persona la componentistica da montare sulla bici c’è la sicurezza che i prodotti seguano perfettamente le necessità qualitative. Metaforicamente pensate a un ristoratore che produce gli spaghetti, il pomodoro e il parmigiano: avete presente che pasta ne verrà fuori?

Ruote, selle, attacchi manubrio, di tutto di più insomma, sempre col fine ultimo della miglior performance. Arrivare al punto in cui la macchina è perfetta e, paradossalmente, è l’uomo con i suoi difetti a limitarne la prestazione. Che detta così fa strano, ma in realtà è molto semplice: è il ciclista, con le sue imperfezioni di pedalata, fisiche, di struttura, a ostacolare ciò che il mezzo può offrire.

Dal momento in cui hanno comunicato i lavori sulla nuova sede, dove il Reparto Corse lavorerà a stretto contatto con l’Ufficio Stile per assorbirne contaminazione e idee provenienti anche da altri mondi, era a tutti apparso ben chiaro che in Bianchi non mancasse la visione del futuro.

Un futuro dove anche l’abbigliamento avrà un ruolo molto importante (spoiler alert!).

Insomma, sono andato in Bianchi semplicemente per recuperare la Oltre e scambiare le classiche due parole da PR, alla fine ne sono uscito dopo un pomeriggio intero di chiacchiere. Perché io sarò anche curioso, ma loro di cose da dire ne hanno, eccome.